Fabrizio De André, 1981

Canto del servo pastore

Dove fiorisce il rosmarino c’e’ una fontana scura
dove cammina il mio destino c’e’ un filo di paura
Qual’è la direzione nessuno me lo imparò
qual’è il mio vero nome ancora non lo so

Quando la luna perde la lana, e il passero la strada
quando ogni angelo è alla catena, ed ogni cane abbaia
prendi la tua tristezza in mano e soffiala nel fiume
vesti di foglie il tuo dolore e coprilo di piume

Sopra ogni cisto da qui al mare c’è un po’ dei miei capelli
sopra ogni sughera il disegno di tutti i miei coltelli
L’amore delle case l’amore bianco vestito
io non l’ho mai saputo e non l’ho mai tradito

Mio padre un falco, mia madre un pagliaio, stanno sulla collina
i loro occhi senza fondo seguono la mia luna
Notte notte notte sola, sola come il mio fuoco
piega la testa sul mio cuore e spegnilo poco a poco.

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