Teresa ha gli occhi secchi, guarda verso il mare
per lei figlia di pirati penso che sia normale
Teresa parla poco, ha labbra screpolate
mi indica un amore perso a Rimini d’estate.
Lei dice bruciato in piazza dalla santa inquisizione
forse perduto a Cuba nella rivoluzione
o nel porto di New York, nella caccia alle streghe
oppure in nessun posto ma nessuno le crede.
Rimini…
Rimini…
E Colombo la chiama dalla sua portantina
lei gli toglie le manette ai polsi, gli rimbocca le lenzuola
Per un triste Re Cattolico, le dice, ho inventato un regno
e lui lo ha macellato su una croce di legno.
E due errori ho commesso, due errori di saggezza
abortire l’America e poi guardarla con dolcezza
ma voi che siete uomini sotto il vento e le vele
non regalate terre promesse a chi non le mantiene.
Rimini…
Rimini…
Ora Teresa è all’Harry’s Bar, e guarda verso il mare
per lei figlia di droghieri penso che sia normale
porta una lametta al collo, vecchia di cent’anni
di lei ho saputo poco ma sembra non inganni.
E un errore ho commesso, dice, un errore di saggezza
abortire il figlio del bagnino e poi guardarlo con dolcezza
ma voi che siete a Rimini tra i gelati e le bandiere
non fate più scommesse sulla figlia del droghiere.
Rimini…
Rimini…